Pillole di Economia


Che cos'è lo Spread?

Il termine spread è una parola inglese che significa letteralmente allargamento e, sebbene venga ormai usata solo per evocare il terrore, in realtà si riferisce semplicemente ad un numero. Questo dato viene usato in ambito finanziario per misurare la differenza di rendimento tra un'obbligazione ed un'altra presa come riferimento. Un'obbligazione (o Bond in inglese) è un titolo di debito, cioè una promessa ufficiale di restituzione di un prestito più “qualcosa per il disturbo”, un esempio di obbligazione di questo tipo sono i titoli di Stato (come i BTP ovvero i buoni del tesoro poliennali) che lo Stato Italiano e mette quando ha bisogno di soldi. Quando l'Italia ha bisogno di denaro, infatti, invece di andare in banca a chiedere come faremo noi, emettere titoli di debito che vende poi agli investitori, promettendo loro in cambio un interesse, perciò quando compriamo dei BTP siamo letteralmente prestando denaro allo Stato italiano. Le obbligazioni, e in particolare i titoli di Stato come i BTP, prima della loro scadenza possono essere scambiati liberamente sul cosiddetto mercato secondario, dove gli operatori finanziari, soprattutto banche, fondi di investimento ma anche semplici cittadini, possono vendere o acquistare titoli a prezzi di mercato. Quindi, come succederebbe per qualunque altro prodotto, il prezzo di un titolo verrà determinato dall'incontro fra domanda e offerta. Il prezzo a cui questi titoli vengono acquistati sul mercato secondario e gli interessi che guadagnerà chi li compra, determinano il rendimento e, di solito, più il rendimento è alto più il titolo di Stato è rischioso per chi lo compra. Un titolo di Stato è ritenuto rischioso dal mercato quando gli investitori nutrono dei dubbi sulla capacità che ha lo Stato di pagare il proprio debito. Se la fiducia dei mercati verso l'economia di una nazione e bassa, il rendimento dei titoli di Stato che emette, dovrà essere alto, solo così gli investitori potranno decidere di prendersi il rischio di acquistarli; perciò la nazione che non gode della fiducia dei mercati sarà costretta ad aumentare il rendimento dei propri titoli di Stato, alzando la percentuale di interessi che pagherà a chi li compra, se vuole sperare di venderli. Questo significa che per quello Stato diventerà sempre più costoso indebitarsi è che, essendo costretto a pagare interessi più alti, aumenterà anche il suo debito pubblico complessivo, il che non è generalmente considerata una bella cosa. In Italia il termine spread è diventato di dominio pubblico sin da quando, nel 2011, la differenza fra il rendimento pagato dei BTP e quello pagato dai titoli di Stato tedeschi (i Bund) ha raggiunto livelli record. Questo avvenne perché gli investitori, all'epoca, cominciarono a vendere in massa titoli italiani considerati più rischiosi per acquistare titoli tedeschi tradizionalmente considerati molto sicuri. Fu così che i rendimenti sui titoli di Stato italiani aumentarono mentre quelli tedeschi diminuirono, causando di conseguenza un aumento della differenza di rendimento fra di essi, lo spread. La paura da parte degli investitori, che il governo italiano potesse non essere più in grado di ripagare il proprio debito e che quindi essi potessero perdere i loro soldi è il motivo per cui negli ultimi mesi lo spread è tornato a salire.


Serena Cristina Cavalera

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