MusicNova: Luciano Panama



''...ed io tornerò lo stesso, quello che sono da sempre.
Poi cosa mi è successo?
Io non lo so ma questo è il mio colore che serve.''

Mi piace presentarlo così, con i suoi stessi versi, tratti dal brano L'osservatore, Luciano Panama e il suo album di debutto da solista Piramidi, pubblicato nel 2017.
L'artista, messinese di nascita ma milanese d'adozione, è già un volto noto nella scena musicale, poiché frontman della band Entourage.

Il musicista messinese Luciano Panama presenta il suo nuovo album ...

Si sa, il prodotto creativo nato da un processo idealizzato come un disco, una poesia, un film rende quello stesso prodotto è spesso soggetto a interpretazioni molto personali di chi ne fa uso, essere divergenti dalle intenzioni dei fautori.
Perciò, mi perdonerete se ciò che leggerete non rispecchierà le idee di Panama ma oltre ad essere un rischio che si corre, è una delle peculiarità che muta l'espressione di un sentimento o di un'ispirazione individuale in un'opera condivisibile, talvolta, da molte persone.
Ad esempio, Le ossa, brano apripista del disco, è per me uno spunto di riflessione, un momento di raccolta, dalla più piccola molecola di noi stessi, prima dell'esplosione viscerale positiva nel compiere qualcosa. L'attimo prima della scintilla.
Esistono artisti che potrebbero raccogliere una sorta di leadership intellettuale e porsi a capo, di un movimento di opinione, i quali però, sono vittime di prodotti pop preconfezionati da vendita (e Panama, per me, rientra tra questi).
A cosa mi riferisco? Precisamente all'epoca in cui noi ci troviamo, dove appunto, la musica valida non è più in grado di coinvolgere le masse, poiché spiazzata dai talent show e dall'ondata dedita alla mercificazione dell'immagine e di una composizione troppo semplice e scontata.
Elogio quindi, l'anima di Panama e del suo album Piramidi, che ho percepito come lo spiraglio di luce necessario di una musica pensata, descrivendone appieno i sentimenti di smarrimento e impotenza della minoranza silenziosa di ascoltatori che si rivedono nei versi, dinanzi alle grandi trasformazioni personali (e a tal proposito, cito due brani Man e Gente del presente), politiche e sociali, al cospetto di una tensione di qualsiasi genere, che solleva domande e dà voce alle perplessità condivise.
Va ascoltata in quest'ottica la canzone Messina guerra e amore, un inno alla città siciliana, descrivendola in ogni suo singolo aspetto, ma nella quale potrebbe rispecchiarsi la propria città.
Concludo questo lungo pensiero, auspicando un'incedibile ascesa al successo a quest'artista messinese, agli antipodi rispetto agli stereotipi del cantautore attuale, diventi il più incredibile narratore di questo nostro pazzo tempo.


Antonella Buttazzo


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